MotoGP, il ruggito di Martin: "Sono tornato alla mia vita". E il feeling con l'Aprilia cresce

Finalmente tornato in gara dopo la lunga assenza causata da tre infortuni che parevano addirittura mettere in discussione la sua carriera, Jorge Martin ha dimostrato a Brno di non aver perduto il suo manico di campione del mondo MotoGP, deciso per una seconda parte di stagione di grande crescita per poi tornare con l’Aprilia in lotta per il mondiale nel 2026. Così la MotoGP ritrova uno dei suoi principali protagonisti non escludendo niente per Jorge nella seconda parte di campionato, anche un podio.
"Sono tornato alla mia vita. A un certo punto, quando ero a casa a guarire le lesioni e le numerose fratture alle costole, avevo un po’ smarrito il senso della mia vita ideale e ho sentito l’esigenza di rimettermi in sesto al meglio nel minor tempo possibile. Oggi sono sicuramente contento, perché, dopo tutto quello che è successo, fare una gara molto costante era importante. Aspettavo molto il degrado delle gomme e il calo fisico, che invece non sono arrivati. Nei primi giri ho sempre un po’ quella paura di stare attento e di non cadere. Ma alla fine a casa mi hanno insegnato che devo affrontare i problemi e le paure, prendendoli di petto e passando all’attacco. Dopo la partenza, avevo bisogno di molta energia per recuperare qualche posizione. Poi pian piano sono riuscito a cambiare passo e a concentrarmi completamente su giri costanti". Queste parole, pronunciate al termine della gara di domenica a Brno, hanno suggellato il rientro di Jorge Martin nel mondiale MotoGP dopo il pesante infortunio in Qatar.
Con il settimo posto ottenuto in Repubblica Ceca, il campione del mondo in carica può guardare più serenamente al futuro e approcciare alla seconda parte di stagione con una strategia concreta di progressiva ripresa di confidenza e competitività, in cui ogni sessione sarà determinante per trovare il feeling ideale sulla sua Aprilia RS-GP25. Dopo i gravi infortuni che hanno finora segnato il suo Mondiale travagliato, lo spagnolo si è presentato a Brno con l’intento principale di macinare chilometri e ritrovare fiducia in sella alla sua Aprilia, dopo una sorta di “secondo matrimonio” con la casa di Noale sancito nella conferenza stampa del giovedì in cui è stata annunciata la prosecuzione del rapporto di Jorge con la casa veneta anche per la stagione 2026, nel pieno rispetto degli accordi contrattuali siglati a fine 2024. Per il campione MotoGP era inoltre importante cercare di ripristinare il rapporto con la squadra, dopo la lunga assenza e la richiesta - poi di fatto accantonata - di lasciare la casa veneta a fine campionato Nella gara di domenica, pur non potendo spingere subito al 100%, Martin ha finalmente mosso la classifica con i primi nove punti del suo campionato, ottenuti dopo l’undicesima posizione della sprint race di sabato, in cui Jorge comunque aveva già bene impressionato per il solo fatto di aver raggiunto il traguardo dopo una pausa forzata di quasi 100 giorni.
Dal punto di vista tecnico, a livello di sensazioni di guida la RS-GP25 è una moto che dà molta fiducia a Jorge sull’anteriore, che pare davvero “girare” molto. Martin deve lavorare ancora sul carico laterale, in particolare rispetto all’efficacia nella guida raggiunta dal compagno di team Marco Bezzecchi. Anche sulla gestione delle gomme, la moto ha favorevolmente impressionato il madrileno, dimostrandosi piuttosto costante e poco incline a cali repentini di prestazioni nel rendimento delle coperture. In particolare, Martin ha voluto mettere in risalto il lavoro svolto negli ultimi mesi dallo stesso Bezzecchi e da Lorenzo Savadori, assieme ad Aprilia e a tutto il test team. Durante l’assenza di Jorge, è stata inoltre di fondamentale importanza la partecipazione diretta del suo capotecnico Daniele Romagnoli al lavoro di setup e di messa a punto della moto portata in gara da Savadori, che ha consentito di raccogliere una mole di dati e di feedback utili nel facilitare il raggiungimento di un buon feeling tecnico (e in tempi relativamente brevi) già nel corso del primo weekend di rientro in pista. C’è da rilevare, inoltre, come il passaggio - all’inizio del fine-settimana - da condizioni di bagnato all’asciutto abbia un po’ complicato i piani di Jorge, con una qualifica non certo ideale. Tuttavia, ritrovati gli automatismi, Martin è riuscito a essere competitivo e consistente nella gara lunga.
Il settimo posto lascia ben sperare in vista della seconda parte di stagione, anche alla luce del secondo piazzamento in gara ottenuto dal compagno di box Marco Bezzecchi, lanciato ad occupare in classifica generale il terzo posto di Bagnaia. La Casa di Noale sembra avere i requisiti per fare molto bene dopo la pausa estiva, anche se Marc Marquez e la sua Ducati appaiono ancora piuttosto lontani. Ma Jorge e il suo staff hanno in serbo una speranza che dopo questo ottimo punto di partenza, assume sempre più i connotati di uno scenario giorno dopo giorno più concreto e plausibile. Lo stop estivo nel Mondiale MotoGP servirà per intensificare gli allenamenti e arrivare in Austria (weekend tra il 15 e il 17 agosto ) in una condizione psico-fisica ancora più soddisfacente. Le prossime quattro gare europee potrebbero restituire al mondiale un Martin pronto a svolgere il ruolo di protagonista assoluto nel momento in cui il Mondiale, verso fine settembre, volerà in Asia per le trasferte in Giappone, Indonesia, Australia e Malesia.
La Gazzetta dello Sport